PALMYRA ISLAND.

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La denominazione dxcc corretta dell’entità è “Palmyra e Jarvis island”, in quanto comprende 2 isole, atollo Palmyra e isola di Jarvis, che come vedete dalla mappa si trovano proprio nel mezzo dell’oceano Pacifico, Palmyra poco sopra e Jarvis poco sotto l’equatore, appartengono alle Sporadi equatoriali dette anche isole della linea (Line island), intesa come linea dell’equatore.

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Le 2 isole che compongono questa entità non sono proprio vicine tra loro, infatti Palmyra è molto più prossima ad un altro raro most wanted, Kingman reef, KH5K, circa 40 miglia poco più a nord (ed anche a Kiritimati, T32, ad est), che non al “fratello” Jarvis che si trova invece centinaia di miglia più a sud, stranezze delle suddivisioni amministrative.

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Entrambe le isole sono state scoperte ad inizio 1800 da navigatori inglesi ed americani, storia abbastanza comune per molte isole equatoriali (e nostri most wanted….) sono state sfruttate come miniere di guano ed annesse agli USA con il “guano act” (una legge in base alla quale cittadini statunitensi potevano impossessarsi di isolotti depositi di guano ) fino a fine 800, poi abbandonate e rivendicate dal Regno Unito (che all’epoca controllava gran parte delle isole del Pacifico, compreso Kiritimati, T32) in quanto ai primi del 900, dopo che fu aperto il canale di Panama le isole della linea erano sede di importanti stazioni intermedie per i cavi sottomarini tra la zona del canale appunto e l’Asia, ma con scarso successo, la marina americana ne prese il controllo prima dello scoppio della seconda guerra mondiale, negli anni ’30.

Durante la guerra, Palmyra era un avamposto ben attivo con una pista aerea che esiste anche oggi e può essere utilizzata in caso di emergenza.
Qui trovate alcune foto dell’attività sull’isola durante la guerra mondiale.

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Jarvis invece era solo un faro, con la presenza di un piccolo presidio.
Dopo la guerra l’isola rimarrà abbandonata a se stessa, con rare visite di scienziati, ricercatori e qualche navigatore solitario.
Dal 1974 è riserva naturale, amministrata dal “temibile” (per noi OM…) U.S. Fish and Wildlife Service
che limita fortemente gli accessi, di solito consentiti solo a ricercatori e scienziati.

Palmyra verrà usata ancora come punto di osservazione per il controllo di esperimenti nucleari effettuati a Johnston (KH3) negli anni 50 e 60, poi progressivamente abbandonata.
Attualmente la proprietà curiosamente non è pubblica, ma del “The Nature Conservancy” ONG che si prefigge di preservare aree naturalistiche in giro per il Mondo, ed infatti hanno realizzato molti interventi sull’isola con l’obiettivo di mantenere e conservare l’ecosistema, dal loro sito apprendiamo che hanno rimosso i relitti navali abbandonati dai militari, ed addirittura realizzato un generatore eolico e solare per la produzione di energia elettrica, per i ricercatori e scienziati che, abbastanza regolarmente, vi lavorano, questo fa capire che la presenza umana è piuttosto frequente.

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Nel 2001 anche Palmyra diventa riserva naturalistica e sotto il controllo del U.S. Fish and Wildlife Service , ma gli accessi sono consentiti limitatamente anche a privati e navigatori previa autorizzazione.

Parliamo di radio.
Palmyra e Jarvis sono nel dxcc dal 1945, da sempre quindi, ma fino al 1978 il prefisso era KP6.

Da Palmyra si sono avute molte attività radioamatoriali, le prime risalgono addirittura a prima della seconda guerra mondiale, si ha notizia e qsl di un KH6MV del 1940(!), i soliti ottimi siti di “Les Nouvelles DX” e “Hamgallery” ci mostrano varie qsl da Palmyra con il vecchio prefisso (KP6) poi nel dopoguerra si susseguiranno varie attività da parte di personale militare americano, ma anche da ricercatori o navigatori.

KP6PA del 1974 pare sia stata una delle prime spedizioni di una certa rilevanza, si fa notare che “ben” 6253 qso furono effettuati, dopo pochi anni KP6AL nel 1977 realizzerà ancora qualche migliaio di qso.

Nel 1978 con la riassegnazione dei prefissi USA, il prefisso cambia in KH5, nei decenni a seguire, anni ’80 e ’90 si avranno molte attività anche di una certa rilevanza, a dimostrazione di anni davvero “ruspanti” per il radiantismo e dxing, senza le, giuste o sbagliate che siano, limitazioni dovute negli anni più recenti per l’accesso a queste entità.

Nel 1980 si ha K6LPL/KH5, spedizione epica che raggiunge Palmyra, con l’intenzione di attivare anche Kingman reef (KH5K), addirittura con un aereo privato, che però ha un incidente all’atterraggio, un OM (WA6YQW) rimane gravemente ferito e verrà evacuato con un volo d’emergenza militare da e verso le Hawaii, altri operatori continueranno la spedizione per diversi giorni, alcuni di loro riusciranno comunque ad arrivare anche Kingman ed effettuare 5mila qso, da Palmyra furono 15mila qso, numeri importanti per l’epoca.
K6LPL purtroppo è SK da qualche anno, ne abbiamo parlato anche qui su HRW la qsl con il povero aereo fuori pista è una delle icone delle difficoltà vissute per attivare rari paesi in quegli anni, in rete si trovano anche foto recenti dei rottami dell’aereo, mai recuperato.

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Non sto qui a fare tutto l’elenco delle spedizioni ed attività (spesso di singoli e per pochi giorni od ore), che sono davvero molte, se volete trovate la lista completa delle attività in ordine cronologico qui.

Ma mi sembra il caso di citare AH3C/KH5J effettuata da Jarvis e non da Palmyra nel 1990, 55mila qso che fino a prova contraria, credo sia il maggior numero di qso effettuati da KH5P.

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KH5/DF6FK Norbert e XYL DL2ZAD nel 1999, DF6FK negli anni ’90 era spesso attività da rare entità del Pacifico, di solito intorno al periodo natalizio.

KH7U/KH5

N4BQW/KH5

KH6ND/KH5 attivo varie volte nei primi anni 2000, per alcuni giorni o anche periodi molto lunghi, difficile conoscere il numero dei qso effettuati, ma sicuramente diverse migliaia, l’ultima volta nel 2006.

Quindi, quando nel prossimo gennaio 2016, dovrebbe esserci la prossima annunciata spedizione saranno 10 anni tondi senza nessuna attività radio da Palmyra, ma che se si va indietro fino all’ultima spedizione “degna” del nome, con più operatori e stazioni, diventano più di 20….

Palmyra 2016, di cui abbiamo già parlato un po’ al momento del suo annuncio, sarà sicuramente una grande spedizione, ci sono tutti i presupposti, numero degli operatori, classe degli operatori, mezzi, durata etc. e sarà sicuramente assalita da pileup furiosi, tutti i nuovi dxer cercano il new one assoluto, molti vecchi dxer hanno Palmyra solo su una o qualche banda e modo, e comunque pochi resisteranno alla tentazione di collegare un most wanted così esotico.

La propagazione, come già detto, nel periodo invernale non sarà al top, da capire anche come si evolverà il ciclo solare, ormai in fase calante, ma credo e spero che almeno fino ai 15-12m ci saranno possibilità, anche se il path polare “secco” (350° ca.) tra noi e Palmyra, si sa, non aiuta.

Vi segnalo infine questo sito, più un book fotografico su Palmyra, sono foto fantastiche scattate recentemente durante un viaggio sull’isola, alcune le ho inserite in fondo all’articolo.

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